Come si svolge la cerimonia del Wesak Sulla base della mia esperienza di organizzazione e conduzione del Wesak dal 1995 a Trieste e dal 2003 anni ad Assisi, ho sviluppato la seguente modalità di organizzazione e conduzione della cerimonia, che ritengo la più efficace per condurre un gruppo anche numeroso in uno stato meditativo profondo e di intensa partecipazione. I PARTECIPANTI Chi partecipa il Wesak va invitato a presentarsi con abiti di colori chiari e a portare in dono una piantina o dei bulbi, che verranno messi al centro e poi ridistribuiti. Personalmente preferisco la simbologia di una pianta viva o dei bulbi o semi piuttosto che il fiore reciso che appasisce pochi giorni dopo la cerimonia. La pianta viva invece, ci ricorda durante l’anno la Vita richiamata durante il Wesak.
LO SPAZIO La cerimonia può essere eseguita in una sala dotata di sedie, oppure in una palestra dove ci si siede a terra (nel tal caso è importante avere a disposizione anche delle sedie per chi non dovesse essere in grado di stare seduto comodamente a terra). Se le condizioni atmosferiche lo consentono, può essere svolta anche all'aperto, in mezzo alla natura. In tal caso è sempre bene poter contare, vicino al prato, di una palestra o di uno spazio coperto dove potersi rifugiare nel caso di piogge improvvise!
Purificazione e protezione dello spazio Prima di iniziare qualsiasi allestimento lo spazio va pulito a livello fisico e a livello energetico-spirituale, richiamando la Presenza Divina e utilizzando incenso e salvia. Dopo aver effettuato la pulizia è bene avvolgere tutto lo spazio in una bolla di Luce divina.
La disposizione dei partecipanti più consona è tutti seduti in cerchio o in cerchi concentrici nel caso ci sia molta gente, con il conduttore seduto nel primo cerchio. Al centro del cerchio si realizza una composizione che rappresenti Madre Terra e gli Elementi, con un grande telo sul quale sistemare p.es. una o più piante, delle pietre, legni, cortecce, pigne, candele, un bruciatore d’incenso o salvia e ovviamente una coppa di vetro contenente dell'acqua di sorgente. Se qualcuno porta dei fiori recisi è bene disporli in dei vasi con dell’acqua in modo che non soffrano. E' utile, soprattutto nei Wesak numerosi, poter contare sull'aiuto di qualche volontario che accolga i partecipanti all'ingresso, raccolga le offerte (candele, incensi) che hanno portato e consegni loro delle fotocopie con la descrizione del rituale e delle preghiere che verranno eseguite. Così una volta che si saranno accomodati, e mentre attendono l'inizio della cerimonia potranno prepararsi maggiormente all'evento.
INTRODUZIONE Dopo un breve saluto di benvenuto è utile iniziare la cerimonia con una breve meditazione, per calmare la mente e focalizzare l'attenzione, oppure, ancora meglio, se si ha la possibilità di poter contare su qualche musicista preparato, con dei canti spirituali di tipo indiano, i bhajans o kirtan, che sono dei canti in sanscrito molto semplici che vengono ripetuti a strofe prima dal conduttore e poi dall'assemblea. Questi canti aiutano ad entrare in uno stato meditativo con facilità e praticati collettivamente alzano notevolmente il campo energetico dell'assemblea. Il musicista, o il gruppo, che conduce i canti può eseguire anche qualche pezzo per l'ascolto, ma è meglio se la maggior parte dei canti devono coinvolgano attivamente i partecipanti. Non è un concerto, bensì una celebrazione collettiva e il canto, in questo contesto, deve realizzare una funzione di elevazione della coscienza e di coesione del gruppo! Se invece non si ha la possibilità di poter contare sulla guida di qualche musicista, si può utilizzare della musica registrata per creare un sottofondo adeguato alla meditazione. Si passa quindi a focalizzare l’attenzione sul significato del Wesak come momento di ricezione della benedizione Divina e alla successiva diffusione della stessa a livello planetario da parte dell’assemblea. RADICAMENTO A MADRE TERRA A questo punto si può iniziare a condurre l'assemblea in uno stato di meditazione facendo chiudere gli occhi e compiere alcune respirazioni calme e profonde e sviluppare un radicamento con Madre Terra. Personalmente utilizzo la seguente meditazione: Si richiama la benedizione Divina e si visualizza la Luce divina che scende su di sé e dentro sé stessi a riempire il proprio corpo fino ai piedi. Ad ogni inspirazione sempre più Luce scende ed ad ogni espirazione si lascia andare tensioni, stress e preoccupazioni. Quindi la luce inizia ad uscire dai propri piedi e dalla base del bacino sotto forma di raggi di luce che unendosi fra loro, scendono come delle radici, all'interno della terra, scendendo verticalmente verso il centro della stessa, un Sole luminoso e brillante. Le radici vengono accolte in profondità nel cuore luminoso della Madre Terra. Quindi, mentre si inspira, si visualizza che dal nucleo della Madre Terra la luce inizia a salire lungo le proprie radici, fino a riempire completamente il proprio corpo, i chakra e l'aura. La luce e la forze di Madre Terra riempie il proprio corpo fino alla sommità del capo. CENTRATURA NEL CUORE E MANTRA TIBETANO Al termine di questo processo di radicamento l'attenzione dei partecipanti viene focalizzata nel centro del proprio petto, dove si trova il chakra del cuore. Mantenendo la centratura nel cuore si ripete tutti insieme il mantra tibetano OM MANI PADME HUM che genera Amore e Compassione nei confronti di tutte le creature dell'universo. OM MANI PADME HUM è il mantra del Bodhisattva Avalokiteshvara, il Buddha della compassione; ad ognuna delle sillabe del mantra corrisponde uno dei sei regni dell'esistenza. Ripetendo questo mantra si genera Amore e Compassione per tutti gli esseri senzienti che abitano questi regni: OM - Dei MA - Semi Dei NI - Uomini PAD - Animali ME - Spiriti Tormentati HUM - Esseri Infernali (Simone Bedetti - Il Buddhismo Tibetano - Ed. De Vecchi - Milano 1997 - pag. 86) Nel Buddhismo tutti gli esseri senzienti, anche le entità demoniache, sono destinate a raggiungere l'Illuminazione e quindi le preghiere e i mantra vengono generati per tutte le forme di vita, anche per quelle "oscurate"! Chi ripete questo mantra, inoltre, oltre a generare beneficio nei confronti di tutti gli esseri entra egli stesso, attraverso la Compassione, in contatto con la Realtà Divina. BENEDIZIONE del WESAK Sempre centrati nel proprio cuore si richiama quindi sull’assemblea la Presenza Divina. Io chiamo così: Dio, Padre e Madre; Madre Divina; Cristo; Buddha; Maestri e Maestre e tutti coloro che lavorano al servizio di Dio, Padre e Madre… umilmente vi chiamiamo… scenda la vostra Presenza in noi e dentro di noi, in ogni parte di noi…. Chiamo quindi la benedizione sull’acqua, sulle piantine, i semi, i fiori, le candele, e gli oggetti portati dai presenti per essere caricati. Chiamo la benedizione sulle abitazioni dei presenti, sui loro posti di lavoro, sui loro mezzi di trasporto. Chiamo la benedizione sui loro famigliari e cari. DIFFUSIONE DELLA BENEDIZIONE Sempre centrati nel proprio cuore si invita tutti i partecipanti a generare Luce e Amore reciprocamente visualizzando dei raggi di luce che escono dal proprio cuore e vanno a nutrire il cuore degli altri. In questo modo si forma un’unica sfera di Luce e Amore che unisce tutti, e tutti insieme si irradia quindi, come un unico sole, Luce e Amore nei confronti di tutte le persone che abitano la città, espandendosi poi alla regione, alla nazione e all’intero pianeta. Ci uniamo interiormente con tutti coloro che stanno generando, sia con la preghiera che con l'azione, Amore, Gioia, Armonia e Bellezza sia per sé stessi che per gli altri, con tutti coloro che stanno lavorando per la Pace, la Giustizia, la Libertà e il Rispetto dei Diritti Umani, con tutti coloro che stanno lavorando per la salvaguardia della Natura e dei fratelli animali, con tutti coloro che stanno operando in qualsiasi campo per un mondo di Pace e Gioia. Uniamoci a tutte queste luci, a tutti questi fratelli e sorelle e osserviamo quale splendido campo di luce è acceso ora sul nostro pianeta. Ed uniamoci al cuore centrale della Terra, alla Luce di quel sole splendente di Amore che brilla nel suo centro e visualizziamola espandersi ovunque sulla Terra. Volendo dare parola a questa Benedizione propongo la seguente recitazione: Amato Dio, Padre e Madre, scenda la tua Luce in noi, si diffonda la tua Luce sulla terra ed illumini la coscienza degli uomini; Amato Dio, Padre e Madre, scenda il tuo Amore in noi e nel cuore di tutti gli uomini, si diffonda l’Amore Divino ovunque sulla terra; Amato Dio, Padre e Madre, si diffonda la Consapevolezza Divina in noi ed attorno a noi e guidi il volere degli uomini; Amato Dio, Padre e Madre, si risvegli l’Umanità intera e si realizzi l’Amore, la Luce e la Consapevolezza Divina sulla terra.
IL RITO DELL’ACQUA Ora si può riaprire gli occhi. A questo punto, si può mettere della musica di sottofondo mentre i partecipanti rimangono seduti a ricevere un bicchierino con dell'acqua caricata. Quando tutti hanno il bicchierino tutti insieme lo si solleva, lo si tiene davanti a sé, chiedendo interiormente l’aiuto Divino per la propria salute fisica e psichica o per ciò di cui si ha bisogno, e quindi si beve tutti insieme con tre sorsi. CONCLUSIONE Ripetiamo tutti insieme dalle 3 alle 12 volte il mantra dell'OM. La meditazione è terminata. A questo punto, si può mettere della musica di sottofondo oppure cantare dei canti spirituali, mentre i partecipanti rimangono seduti per ricevere le piantine, i semi, i fiori e le candele. Se c'è molta gente è indispensabile poter contare su alcuni aiutanti che si occupino della distribuzione. A Trieste ed Assisi è consuetudine benedire durante la cerimonia anche delle candele che vengono poi donate ai partecipanti.
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